Il Sentiero dei Carbonari è un antico percorso utilizzato dai valligiani di Campodalbero, che trasformavano la legna in carbone, il cosiddetto “oro nero”, trasportandolo nelle gerle fino al mercato attraverso questa via. Un lavoro faticoso che oggi non ha più la stessa rilevanza. Ogni anno, a ottobre, viene organizzata la Festa dei Carbonari per ricordare le tradizioni di un tempo. Pensate che, per produrre il carbone, i tempi erano lunghissimi: circa 70 ore dall’accensione, con lunghi periodi dedicati alla preparazione del luogo e della legna. Dalla pianura si potevano vedere alte colonne di fumo che si innalzavano nel cielo.


La partenza è da Marana, in provincia di Vicenza, e l’arrivo è a Campodalbero, entrambe località appartenenti al comune di Crespadoro.
CRESPADORO
Il comune di Crespadoro, situato nella provincia di Vicenza, confina con Vestenenova, Selva di Progno e Ala di Trento, estendendosi fino al Passo della Lora. A nord chiude la Valle del Chiampo con la Catena delle Tre Croci, parte delle Piccole Dolomiti, nell’estremo est della Lessinia. Un territorio ampio e affascinante, da cui si diramano numerosi sentieri adatti a ogni livello di difficoltà. Questo luogo vanta radici molto antiche, avendo ospitato in passato anche insediamenti di popoli cimbri di origine germanica.
MARANA
Marana è una frazione del comune di Crespadoro, conosciuta soprattutto per la sua cima: Cima Marana, alta 1545 metri, situata all’estremità della catena delle Tre Croci. Da questo punto si può godere di un panorama incredibile.
CAMPODALBERO
Frazione del comune di Crespadoro, situata a 900 metri di altitudine nella provincia di Vicenza, si trova nell’Alta Valle del Chiampo, nelle Prealpi Vicentine. Al piccolo centro costituito dalla Chiesa si aggiungono diverse contrade distribuite su un ampio territorio. Molto famoso è il Sentiero dei Presepi, allestito ogni anno durante le festività natalizie fino al 31 gennaio.

Sintesi del percorso
- PARCHEGGIO: presso la Chiesa di Marana. Dovrete fare un tratto asfaltato a meno che non troviate un posticino lungo la strada. Calcolare di aggiungere ai km totali anche questo tratto.
- PARTENZA: presso il ristorante Campana
- SVILUPPO: 7 km solo andata
- DISLIVELLO: 370 metri D+
- DURATA: solo andata 3 ore dalla partenza da Contrà Pasquali
- DIFFICOLTA’: media
- TIPOLOGIA SENTIERO: A/R uguali – potete anche lasciare un auto a Marana e una a Campodalbero senza dover fare il ritorno dal medesimo itinerario
- PUNTI DI APPOGGIO: nessuno lungo il percorso. Si all’inizio e alla fine. Vi lascio qui i nomi: ALBERGO RISTORANTE CAMPANA, BAITA DEL VERONESE, RIFUGIO BERTAGNOLI.

DESCRIZIONE SENTIERO DEI CARBONARI
Partiamo dalla contrà Pasquali, nei pressi della Campana (ristorante) a Marana.
Seguiamo le indicazioni per Campodalbero percorrendo il sentiero 5/6, ben segnalato da segnavia rossi su piante e roccia. Il percorso inizia pianeggiante, attraversa la contrada e regala una magnifica vista sulla Catena delle Tre Croci. Raggiunto un rudere, svoltiamo a sinistra passando proprio davanti ad esso.


Il cammino prosegue avvolto da una miriade di campanelline bianche e primule, che punteggiano il sentiero in un tripudio di colori. In questo tratto più aperto, si aprono davanti a noi panorami davvero belli. Arrivati a un bivio, svoltiamo a destra seguendo i segnavia rossi dipinti su un muretto a secco.
Il sentiero si snoda in un dolce saliscendi attraverso una natura che si risveglia. Nel silenzio, una lepre “cicciotta” spunta dal prato, regalando un momento meraviglioso. Più avanti, incontriamo un altro rudere, testimone di un tempo passato, che aggiunge un tocco suggestivo al nostro cammino.
Il bosco, ancora secco, ci regala una splendida vista sulle Piccole Dolomiti, un panorama che non smette mai di incantarmi. Proseguiamo il cammino, scendendo verso la Valle Bianca, dove scorre un ruscello che attraversa il nostro sentiero, disegnando curve sinuose che abbracciano la valle. È un luogo incantevole, arricchito dalla presenza dell’erica, che qui cresce rigogliosa.


Attraversiamo il ruscello con alcuni piccoli salti, e la zona si rivela sempre più affascinante. Il sentiero, a tratti, si restringe, e per sicurezza sono stati posizionati due metri di cordino: nulla di troppo rischioso, ma è fondamentale prestare attenzione. In questo tratto, il dirupo si fa più alto e il percorso diventa più impegnativo. Salendo, il sentiero rimane ben segnato e attraversa il cuore del bosco. Vi invito a essere curiosi: osservate con attenzione, potreste scorgere piccoli animaletti che vi guardano, nascosti tra gli alberi.

Il tracciato alterna passaggi ripidi a tratti pianeggianti, offrendo una varietà che rende l’escursione sempre stimolante. La zona è un vero spettacolo naturale, punteggiata da cespugli di erica rosa che aggiungono un tocco di colore al paesaggio. Il bosco, in questo periodo diradato, lascia spazio a una vista panoramica che si apre davanti a noi, regalando momenti di pura meraviglia.


Siamo ormai sotto le rocce della Val Bona, e sopra le nostre teste si trova il rifugio Montefalcone (più conosciuto come “Gingerino“). Anche qui il sentiero si restringe ulteriormente, richiedendo maggiore attenzione. I pinnacoli delle rocce si stagliano contro il cielo, creando uno scenario stupendo.

Attraversiamo una zona un po’ friabile ed è davvero molto affascinante. Facciamo attenzione, in alcuni tratti il sentiero è stretto e dì ghiaino. Pochi metri dopo una bella panchina in legno invita a un momento di riposo per contemplare la bellezza che ci avvolge. Il colore delle rocce rosa/rosse è affascinante : siamo nella Val Bona. Proseguiamo sempre con sali e scendi passando sopra alla contrà Zanconati.

Il sentiero rosa dall’erica ci invita a proseguire sempre per Campodalbero e con una breve salita e si giunge a contrà Riva. A destra, dopo 50 mt. di asfalto si gira, sempre a destra (cartello di legno per Campodalbero); si sale lungo il sentiero e si giunge alla chiesa di Campodalbero passando per contrada Rope (ore 3 solo andata).


Noi abbiamo lasciato qui un’auto per cui saliamo e ci dirigiamo verso il rifugio Bertagnoli per un buon pranzetto!
Qui in centro, dove si trova la Chiesa, si può ammirare uno stupendo murales.
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