Non sapevo dell’esistenza di un itinerario così straordinario proprio vicino a casa! È proprio vero il detto che a volte non serve poi spostarsi chissà quanto per ammirare posti così suggestivi: il Sentiero Braggion è proprio uno di questi.
Mi trovo in provincia di Vicenza, precisamente nei pressi di Valdagno: nella frazione di Campotamaso, ho lasciato l’auto nel parcheggio vicino alla Chiesa, il mio punto di partenza per questa escursione.
Avevo mezza giornata libera e il meteo era decisamente buono… ahhh le previsioni!!! Nuvoloso e tutto coperto! Ma poco importa, perché sinceramente ho preferito fare questo itinerario dopo le copiose piogge con le nuvole piuttosto che con poca acqua nel torrente e il sole.
Sapete perché? Perché il soggetto principale del percorso è l’acqua e i giochi che fra le rocce riesce a regalare. Meravigliose cascate, salti d’acqua, ponticelli in legno da attraversare, fonti e fontane immerse nella Valle del Boia in un bosco incantato dove si possono respirare a pieni polmoni i suoi profumi e ascoltare i suoi rilassanti suoni.
SENTIERO BRAGGION – ALCUNE INFO
- SVILUPPO: circa 7,5 km
- DISLIVELLO: circa 650 metri
- DURATA: circa 3 ore
- PUNTI DI APPOGGIO: nessuno
- PARCHEGGIO: arrivati a Valdagno si prosegue lungo la statale 246, seguendo il navigatore verso Campotamaso ti ritroverai al parcheggio della chiesa, clicca il link per la posizione.
Attenzione, il sentiero è scivoloso a causa della presenza di acqua, quindi presta sempre molta attenzione e valuta le tue capacità sul terreno di montagna e il tuo grado di allenamento. È consigliato un idoneo abbigliamento da montagna e portare dell’acqua. Alcuni tratti sono ripidi, altri hanno un cordino per rendere il passaggio più sicuro.
ITINERARIO SENTIERO BRAGGION
Dal piazzale della chiesa si passa accanto alla facciata della chiesa seguendo per 5 minuti la strada asfaltata (si trova una freccia in legno con indicato Sentiero Braggion). La strada porta a un ponte austriaco e sulla destra si trova una strada sterrata con varie indicazioni fra cui il Sentiero Braggion. Si prosegue lungo la strada sterrata con il torrente alla sinistra e ci si immerge in questo mondo fantastico lontano dal caos e dalla frenesia della quotidianità.
Il percorso è sempre ben indicato dalla freccia in legno. Bisogna salire circa 20 minuti e superare qualche casa/piccola contrada prima di arrivare all’inizio del Sentiero Braggion, ben indicato da una grande targa in legno che raccomanda inoltre il rispetto per la montagna e la natura. Alla sinistra della stessa targa inizia una scalinata che sale ripida il sentiero. Siamo ancora in inverno, la primavera si sta avvicinando e la natura inizia proprio ora a risvegliarsi con le classiche primule primaverili che mi accompagnano per buona parte del percorso. Immagino in estate con il profumo dei ciclamini e il verde lussureggiante del bosco…il quadretto sarà meraviglioso.
Proseguo dunque il sentiero che diventa più ripido rispetto alla strada sterrata e il ruscello regala i primi giochi d’acqua, delle piccole cascatelle rendono l’atmosfera magica. Ogni angolo nel bosco è pura meraviglia. Se siete amanti della natura come me qui vi potrete davvero rilassare e godere lo spettacolo. Ma il bello deve ancora arrivare.
Proseguo lungo il percorso e incontro la prima cascata, bella e suggestiva. Qui il sentiero attraversa in discesa un piccolo ponte in legno con accanto una corda di metallo per sicurezza, in effetti è scivoloso, bisogna prestare un po’ di attenzione. Poi si risale su rocce bagnate e scivolose a fianco della cascata. Che spettacolo!
Continuando il sentiero avvisto la prossima cascata, ancora più alta e suggestiva. Ci si passa davanti su un grazioso ponticello di legno, quasi mi sembra di essere dentro un racconto di fiabe per bambini, vivo questo percorso con molta magia. La cascata è rigogliosa e un pochino bagna, ma non posso stare più lontana, mi sento troppo bene qui!
Più avanti un’altra cascata, meno alta della precedente, che lascio alla mia destra per salire un tratto un po’ ripido dove c’è la presenza di un cordino. Salito questo tratto si osserva la cascata dall’alto… foto di rito e si riparte.
Si arriva su una strada forestale dove si trovano diverse indicazioni. Io seguirò sempre per il Sentiero Braggion tenendo il torrente sulla destra. A destra invece ci sarebbe la deviazione per il passo Turigi, che incontrerò più tardi lungo il percorso. Il sentiero sale ancora e trovo indicazione per una fonte rupestre, sono due passi, vado a vederla. Trovo alcune panchine e questa fresca fonte con accanto una madonnina, davvero ne valeva la pena fermarsi un attimo.
Ritorno sui miei passi fino a raggiungere un’altra strada sterrata; davanti una fontanella d’acqua fresca e alla sinistra una baita in rovina e una ristrutturata, siamo alle BAITE DEI VECIA. Il mio itinerario prosegue verso destra rispetto alla fontanella, come indicato dalla segnaletica. Dopo pochi metri raggiungo un’altra baita molto bella, rimessa a nuovo: si tratta di BAITA VECIA.
Proseguo qualche metro e trovo sulla destra il sentiero di ritorno. Per chi volesse si può proseguire verso la Croce dei Castiglieri, ottimo punto panoramico, allungando il percorso (tra andata e ritorno) di circa un’altra ora. Io seguo la via del ritorno e scendo leggermente, percorrendo un sentiero mezza costa con dei saliscendi (la costa dei Castiglieri) per circa 20-25 minuti fino ad arrivare al passo Turigi dove seguo a sinistra (indicazione Sentiero Braggion). In 5 minuti raggiungo una vecchia casetta e proseguo lungo la linea di cresta del monte Turigi.
Qui non si trovano indicazioni ma non si può sbagliare perché in 10 minuti il sentiero sale al punto panoramico e al termine del del Sentiero Braggion. In questo punto è presente un osservatorio con scritte le montagne che si vedono attorno a noi: da Marana, Campetto, Carega, Cornetto, Pasubio, Novegno, Civillina e ancora il Grappa, i Colli Euganei... la giornata dovrebbe essere però più limpida di quella che ho trovato io 🙂 per vedere tutto. Ovviamente una sosta qui è doverosa per ammirare la bellezza che mi circonda.
Dietro all’osservatorio scendono delle scalette dove troviamo un cartello che indica la fine del sentiero Braggion. La strada forestale in circa 20 minuti mi riporterà al punto di partenza sbucando sulla strada asfaltata sopra il parcheggio dove ho lasciato l’auto.
Sono ritornata a casa con un umore particolarmente felice e rilassato, sarà stata la magia del bosco e dei suoi folletti, la valle incantata del Boia, l’acqua e il suo potere terapeutico. Bellissimo itinerario!
Sul mio profilo Instagram trovi il video del Sentiero Braggion.
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