Rifiuti in montagna: tempi di decomposizione


Quello dei rifiuti in montagna è sicuramente uno dei temi più scottanti dei nostri tempi. Lasciare rifiuti fra i boschi e in natura può compromettere seriamente il loro ecosistema per cui sono del parere che tutti dovremo andare in montagna e avvicinarci al mondo dell’escursionismo con più buon senso e consapevolezza. Poche ed efficaci regole ci permettono, nel nostro piccolo, di compiere buone azioni per la salute dell’ecosistema. Il rifiuto deturpa l’ambiente, inquina il suolo e le falde e crea problemi agli animali stessi.

In quanto tempo i rifiuti si deteriorano in natura?

Fazzoletti in montagna
Fazzoletti in montagna

Sin da piccola mi hanno insegnato a non lasciare i rifiuti in montagna. Ringrazio per questo i miei genitori, grandi amanti della montagna. Ho fatto varie ricerche cercando di capire quanto i rifiuti impattino in montagna in termini di decomposizione.

Tabella tempi di decomposizione dei rifiuti in montagna
Tabella tempi di decomposizione dei rifiuti in montagna

Nasce cosi una semplice tabella sopra riportata, dove cito solo alcuni tipi di rifiuto, i più comuni, che ahimè trovo lunghi i sentieri che percorro. Non è che se il fazzoletto di carta lo nascondo sotto il sasso il rifiuto magicamente sparisce!

Ad esempio una semplice e piccolissima gomma da masticare impiega più di 5 anni per decomporsi! E se quella gomma la ingerisse ad esempio un animale? E se tutti gettassimo nei boschi gomme, fazzoletti, bucce di banana o frutti, bottiglie, cosa diventerebbe? Una discarica a cielo aperto.

Le bucce di banana di certo non inquinano quanto un fazzoletto o una lattina ma non fanno parte dell’ecosistema. Inoltre la loro decomposizione (che può arrivare a tre mesi o più in caso di ambienti di alta montagna dove le temperature sono più basse) potrebbe alterare l’acidita’ del suolo. Pensiamoci…

Altro esempio sono le bottiglie di vetro che pare non si decompongano mai. In qualsiasi caso il miglior rifiuto è quello che non si crea. La regola generale è che ciò che porto in montagna lo riporto anche a casa. Ed è davvero molto facile e semplice, la vera regola da rispettare.

E per i bisogni fisiologici?

Chiaramente non possiamo ignorare un bisogno naturale. Come si usa dire “quando la natura chiama….”! Però possiamo avere delle accortezze non poco importanti se non abbiamo rifugi vicini:

  1. Non fare i bisogni lungo i sentieri e non lasciare i fazzoletti di carta a terra. Se faccio pipì, il fazzolettino lo ripongo dentro un sacchettino di plastica con sigillatura che posso riportare a casa comodamente dentro lo zaino.
  2. Se il bisogno è solido possiamo adottare diverse misure. Allontanarsi il più possibile dal sentiero, portare con se una palettina di plastica per scavare una buca (oppure utilizzare i bastoncini) e fare il bisogno dentro la buca che verrà poi coperta bene con la terra.
  3. Sarebbe bene usare la carta igienica invece che i fazzoletti di carta, si degrada prima in ambiente, marcisce più velocemente.
  4. Rimanere sempre distanti da fonti d’acqua, laghi, ruscelli, torrenti, e tanto meno sorgenti.

Amiamo la montagna e la natura, aiutiamola a rimanere pulita.


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Ringraziami offrendomi una fetta di torta al rifugio!

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