- Durata: circa 8 ore
- Dislivello: D+ 1450
- Sviluppo totale: 24 km
- Parcheggio: Papalini a Ferrazza di Crespadoro
- Difficoltà: Difficile + EEA Percorso impegnativo con presenza di vie ferrate da percorrere in sicurezza con idonea attrezzatura e conoscenza
- Punti di appoggio: Cà dei Nonni (Contrà Zanconati), trattoria Veronese (Contrà Lovati a Campodalbero), Rifugio Bertagnoli (località la Piatta)
Ti raccomando di prendere visione di questa nota : Avvertenze sui contenuti presenti in passi Sospesi ed esonero ogni responsabilità.
Tipologia percorso
Questo itinerario si presenta come una sfida stimolante, caratterizzato da un notevole sviluppo altimetrico e reso ancora più avventuroso dalla presenza di due vie ferrate integrate nel percorso. Coloro che preferiscono un’escursione meno ardita possono optare per un tragitto alternativo, bypassando le ferrate, ma sarà pur sempre un percorso esigente. Nonostante ciò, è possibile raggiungere la vetta del Monte Gramolon, che si erge a 1814 metri di altezza nel cuore delle Piccole Dolomiti, attraverso un sentiero più tradizionale.
Mi trovo in Veneto, provincia di Vicenza e inizio il mio percorso ai piedi della Catena delle Tre Croci: dopo Ferrazza di Crespadoro, in direzione Campodalbero, trovo parcheggio al primo tornate, il parcheggio Papalini, già noto (per chi segue il mio blog) perchè punto di partenza di molte delle mie ultime escursioni.
Da Ferrazza al Monte Gramolon: le tappe
E’ un’escursione molto varia che si sviluppa fra boschi, torrenti, fontane, cascatelle, bellissime contrà. Prosegue poi su due vie ferrate impegnative e molto divertenti (per esperti ed amanti delle vie ferrate) fino alla cima del Monte Gramolon dove si apre un bellissimo panorama verso le valli sottostanti, la Lessinia, il vicino Monte Zevola, il Gruppo del Carega, l’Altopiano delle Montagnole a Recoaro Mille. Nelle giornate terse si possono ammirare in lontananza anche le Dolomiti.
Da Ferrazza a Contrà Papalini, tappa 1
Per questa prima parte di sentiero possiamo affidarci alla relazione Cascata dei Papalini. Dalla cascata, proseguo a sinistra su un sentiero che mi porta prima a Contrà Langari e, proseguendo su un sentiero più ripido, a Contrà Zanconati. Qui si trova una fontana dove è possibile fare scorta d’acqua. Nel ritorno, mi sono fermata qui per un breve ristoro a Ca’ dei Nonni, un luogo davvero molto bello e antico. Questo tratto di itinerario, tra l’altro, fa parte del Sentiero dei Presepi, percorribile non solo in inverno durante il periodo natalizio, ma anche nelle altre stagioni, quando le fontane ospitano, al posto dei presepi, bellissime decorazioni con piante e fiori.
Da Contrà Zanconati e Contrà Lovati, tappa 2
Seguo ancora il tracciato del Sentiero dei Presepi in senso contrario passando per Contrà Riva e Contrà Rope.
Arriviamo in breve tempo alla Chiesa di Campodalbero e da qui proseguiamo lungo la strada asfaltata (per accorciare il tragitto) fino alle Contrà Lovati di Sotto e di Sopra dove troviamo un punto d’appoggio, la trattoria al Veronese.
Da Contrà Lovati all’attacco della Ferrata Viali
Da Contrà Lovati, mi dirigo lungo il chiaro sentiero segnato 202 che conduce all’accesso della Ferrata Viali al Gramolon. Incappo in un incrocio con il sentiero 208, che decido di seguire, lasciando il sentiero 202 alla mia destra. Avanzando, mi imbatto in un altro bivio, dove il sentiero 204 indica la direzione per il rifugio Bertagnoli; scelgo di non deviare verso il rifugio per evitare di prolungare il cammino. Invece, opto per proseguire sulla sinistra.
Il sentiero si snoda lungo il corso di un torrente ormai in secca, serpeggiando vicino alle briglie, una sezione del cammino che apprezzo particolarmente. Proseguo fino all’inizio della ferrata Viali, orientandomi con i segnali rossi dipinti su rocce e piante, nonché i caratteristici ometti di pietra.
Da questo punto, si presentano due percorsi alternativi: affrontare la scalata delle vie ferrate per raggiungere la vetta del Monte Gramolon o optare per un’ascensione meno impegnativa verso il Passo della Scagina, situato a 1548 metri di altitudine, che consente di evitare le ferrate.
Ferrate Viali e Ferrari al Monte Gramolon
Si tratta di un percorso EEA per escursionisti esperti dotati di attrezzatura, classificato dalle relazioni mediamente difficile. Per una maggiore comprensione dello sviluppo delle ferrate vi lascio la visita alla relazione della Ferrata Viali e della Ferrata Ferrari.
Cima del Monte Gramolon 1814 metri
Al termine delle due ferrate, proseguo sulla dorsale erbosa del Monte Gramolon su evidente sentiero e in circa 20 minuti arrivo alla panoramica cima delle Piccole Dolomiti.
Nelle giornate in cui il percorso è poco frequentato è facile vedere qualche bel camoscio.
Ritorno al parcheggio Papalini
Per il ritorno dalla cima del Monte Gramolon scelgo di scendere sul versante opposto alla salita, ovvero verso Fraselle. Il sentiero in primavera può essere totalmente coperto dalla neve che, se ghiacciata, risulta pericolosa. Per questo motivo è bene informarsi preventivamente anche al rifugio Bertagnoli.
Terminata questa prima discesa proseguo a sinistra (evidenti segnavia) su sentiero pianeggiante (probabili accumuli di neve in primavera dove scaricano i canaloni, prestare molta attenzione) fino al Passo della Scagina che ci riporta all’attacco della ferrata.
In discesa, il sentiero si presenta come una ripida serpentina. Arrivata all’attacco della ferrata riprendo il sentiero percorso la mattina a ritroso fino al parcheggio Papalini, fermandomi per una pausa rilassante a Cà dei Nonni.
Ti raccomando di prendere visione di questa nota : Avvertenze sui contenuti presenti in passi Sospesi ed esonero ogni responsabilità.