Bellissima escursione sul Monte Cengio e il Salto dei Granatieri a picco sulla Val d’Astico che si sviluppa principalmente su una cengia costruita durante la Prima Guerra Mondiale. Si trova a Cogollo del Cengio in provincia di Vicenza in Veneto.
L’itinerario del Monte Cengio ci porta alla visita di uno dei luoghi più spettacolari e significativi della Prima Guerra Mondiale ed è l’ideale per chi desidera abbinare un percorso poco impegnativo ma dall’elevato valore storico. E’ inserita nell’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine.
Il Monte Cengio è tristemente famoso per la resistenza prestata dai GRANATIERI di Sardegna durante l‘Offensiva di Primavera contro e truppe austro-ungariche.
L’escursione in breve
- Partenza: Piazzale Principe di Piemonte a 1286 metri. Si sale in direzione Asiago sulla strada statale 349 del Costo di Asiago e sul rettilineo prima di Treschè Conca presso il ristorante il Granatiere (prima della locanda) si svolta a sinistra (ci sono molte indicazioni). Chi giunge da Asiago deve invece seguire le indicazioni per Vicenza. Presso il piazzale è presente la chiesetta del Donatore.
- Sentiero: Anello su sentiero 651 adatto a tutti. Attenzione ai bambini in quanto la cengia se pur larga è poco protetta, tenerli “al guinzaglio”.
- Tempo: circa 3 ore
- Dislivello: 180 D+ circa
- Sviluppo: circa 4,5 km
Contesto storico del Monte Cengio
ll Monte Cengio fu teatro di una importantissima battaglia (dal 29 maggio al 3 giugno 1916) durante il Primo Conflitto Mondiale che coinvolse soprattutto i reparti dei Granatieri di Sardegna ai quali è stata intitolata la mulattiera/cengia che si sviluppa a precipizio sulla Val d’Astico. La sera del 3 giugno il Monte Cengio era in mano austriaca. Tuttavia anche il nemico, durante la battaglia, subì delle grandissime perdite. In caso di conquista gli austriaci avrebbero potuto raggiungere facilmente la pianura Veneta ma il 24 giugno il monte Cengio tornò nuovamente italiano.
Lungo il percorso comunque ci sono tantissimi pannelli illustrativi che raccontano in modo esaustivo i fatti del Primo Conflitto in questa zona che vale la pena di leggere.
Avrete sentito parlare del Monte Cengio e il SALTO DEI GRANATIERI….la leggenda narra che i
Granatieri di Sardegna impegnati per la difesa dell’Altopiano di Asiago, dopo avere esaurito le munizioni, iniziarono un corpo a corpo con il nemico e che, giunti sull’orlo del precipizio, i granatieri si difesero trascinando con loro i nemici nel precipizio.
L’itinerario al Monte Cengio
Partenza evidente e segnalata da pannelli illustrativi alla sinistra del parcheggio Principe di Piemonte, inizialmente su strada sterrata. Dopo qualche minuto incontreremo una galleria senza uscita: è la Galleria cannoniera lunga 74 metri con 4 postazioni di artiglieria e cannoni da 70 mm. Meglio utilizzare una torcia durante l’esplorazione.
Ritornati sui nostri passi, dopo poco troviamo il segnavia per la Granatiera, la mulattiera di arroccamento a ricordo della Brigata Granatieri di Sardegna. Era un passaggio favorevole per evitare il tiro nemico e consentiva, quindi, l’accesso alla parte sommitale del Monte Cengio in modo più protetto. Lungo la cengia ci sono notevoli punti interessanti fra trincee, postazioni e gallerie e un panorama straordinario sulla Val d’Astico e la pianura quasi da togliere il fiato.
l tragitto è interessato da un alternarsi di gallerie e ampio sentiero e da trincee recentemente restaurate (queste si trovano sopra il sentiero presso l’imbocco della seconda galleria. Noi siamo tornati sul sentiero originario e non abbiamo seguito quello delle trincee).
Siamo ora sulla mulattiera a strapiombo sulla valle, molto scenografica. Sebbene la strada sia piuttosto larga conviene tenere i bambini per mano o meglio ancora legati a voi con un cordino di sicurezza in quanto il precipizio è poco protetto.
In breve tempo con una leggera discesa arriviamo al Piazzale dei Granatieri (il sentiero passa sotto) per attraversare una zona molto interessante e che ci porterà alla cima del Monte Cengio.
Dopo il Piazzale dei Granatieri si incontra una galleria che si sviluppa con una forma elicoidale con degli scorci sulla Val d’Astico. Proseguiamo lungo la cengia fino ad arrivare al Salto del Granatiere, precisamente nel punto in cui la mulattiera “spacca” la roccia . Attraversiamo proprio questa spaccatura e ci portiamo sotto la cima del Monte Cengio, precisamente entriamo nella Galleria di comando e ricovero della Prima Guerra Mondiale costruita nel 1917/1918.
Usciamo dalla galleria ed arriviamo ad un piccolo piazzale intitolato al Comandante della Brigata Granatieri di Sardegna: il Piazzale Pennella. Siamo nella zona sacra del Monte Cengio anche se considero sacro l’intero tragitto. Dal Piazzale verso la cima si ha una veduta molto bella sia sull’Altopiano di Asiago sia verso Tonezza, Il Monte Cimone, Il Caviojo, Quota Neutra e ancora il Monte Pasubio.
Una scalinata ci conduce alla Cima del Monte Cengio a 1351 metri dichiarata Zona sacra per la patria nel 1987.
Nel ritorno percorriamo la strada militare dal Piazzale Pennella fino al Piazzale dei Granatieri. Qui troviamo una statua situata vicino la Chiesa Votiva Granatieri di Sardegna in memoria dei Granatieri caduti in guerra. Questa statua fu realizzata con le schegge di granata trovate nella zona ed è un simbolo molto importante della Grande Guerra e della resistenza dei soldati.
Da qui in pochi minuti, su strada asfaltata, torniamo al punto di partenza concludendo il giro ad anello.
Considerazioni Personali
Il percorso non presenta difficoltà se non l’indossare un abbigliamento idoneo ad un trekking e tenere sempre d’occhio i bambini per via del precipizio su cui corre buona parte della mulattiera.
L’itinerario è grandioso, sia per la posizione della mulattiera sia per la roccia molto scenografica.
Siamo comunque su un sentiero interessato dalla guerra e percorrerlo da sempre una certa emozione. I pannelli illustrativi sono ben fatti, aiutano l’escursionista a capire il contesto storico del tempo che a mio giudizio è molto importante. Percorrere questo tragitto senza conoscere un minimo gli eventi connessi con questi luoghi non avrebbe , secondo la mia opinione, lo stesso senso. Ma questo è un mio giudizio personale da appassionata di itinerari con una storia da raccontare.
Sulla mia pagina Instagram trovate un video molto bello su questa escursione meravigliosa. Vi aspetto sulla mia pagina!
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