Uno dei sentieri iconici del Monte Pasubio è senza dubbio la Strada delle 52 Gallerie o Strada della Prima Armata. Un’esperienza, a mio parere, indimenticabile che ci porta ad immergerci fra paesaggi mozzafiato, affascinanti guglie e la storia della Prima Guerra Mondiale. In questo articolo scopriremo cosa rende la Strada delle 52 Gallerie così speciale e come puoi percorrere questo sentiero dal grande valore storico.
Alcuni cenni storici sulla Strada delle 52 Gallerie
Il Monte Pasubio è un massiccio montuoso delle Piccole Dolomiti situato nelle prealpi Vicentine, fra Trento e Vicenza ed è stato appunto un luogo molto importante durante il Primo conflitto Mondiale dove si sono tenuti aspri combattimenti. L’iconica Strada delle 52 Gallerie fu un lavoro straordinario sotto diversi punti di vista: è infatti un capolavoro dell’ingegneria militare, un percorso ricavato nella roccia dove prima non c’era nulla se non un’aspra e selvaggia montagna e un territorio sconosciuto.
Un’ardua impresa condotta dalla 33° compagnia minatori del 5º reggimento dell’Arma del genio dell’Esercito Italiano, con l’aiuto di sei centurie di lavoratori: compagnia 349, 523, 621, 630, 765 e 776 fino a Val fontana d’oro. A capo della 33ª Compagnia ci fu il tenente Giuseppe Zappa, dal 18 gennaio al 22 aprile 1917; gli succedette il capitano Corrado Picone fino alla fine della guerra.
La strada permetteva una via di accesso sicura a Porte del Pasubio (dove oggi si trova l’attuale rifugio Achille Papa), le retrovie del fronte, sia per i soldati sia per il trasporto di viveri e munizioni. Lontano, quindi, dall’occhio nemico.
I lavori iniziarono nel rigido e nevoso inverno del 1917. A inizio anno erano una ventina gli uomini impiegati nella costruzione della strada, a settembre erano 600. Al tempo, a Porte del Pasubio, c’era un vero e proprio villaggio militare. I lavori furono molto complessi, alcune gallerie più di altre come ad esempio la 19°, la più lunga , o la 20° scavata a spirale all’interno di un torrione roccioso. Entrambe sono molto caratteristiche.
Penso spesso, quando percorro questo sentiero, alle condizioni estreme in cui si trovarono i soldati costretti a scavare questa via di accesso a Porte del Pasubio.
Oggi il sentiero è diventato una meta molto popolare per gli escursionisti. D’altronde l’itinerario offre un’esperienza unica, una connessione profonda con il passato e una vista panoramica da togliere il fiato.
Camminare lungo questo itinerario che si snoda attraverso paesaggi mozzafiato evoca una sensazione di mistero e reverenza, mentre si rivive la storia dei soldati che un tempo hanno costruito e percorso questa strada. Lungo il sentiero troverai tantissimi pannelli illustrativi che raccontano il contesto storico e le vicende della Prima guerra Mondiale sul Monte Pasubio.
Escursione Strada delle 52 Gallerie in sintesi
- PARTENZA: Parcheggio delle 52 Gallerie si trova a Bocchetta Campiglia 1216 metri dove vediamo anche la scenografica partenza. Costo del parcheggio 6 euro al giorno (solo monete). Bocchetta Campiglia si trova sopra il Passo Xomo, Prealpi Vicentine
- ARRIVO: Rifugio Achille Papa 1928 metri
- SENTIERO ANDATA: CAI nr 366
- RITORNO: si può decidere se tornare dal sentiero di andata o percorrere la Strada degli Scarubbi, scelta più gettonata. Attenzione la strada e’ sterrata e lunga circa 11 km
- TEMPO RITORNO STRADA SCARUBBI: sentiero CAI 370 circa 2 ore e mezza
- QUOTA MASSIMA: 2020 metri circa
- DIFFICOLTA: E/EE
CURIOSITA’
La strada degli Scarubbi fu costruita nell’estate del 1915, durante la Prima Guerra Mondiale, dall’Esercito Italiano per avere un accesso alla zona sommitale del Monte Pasubio e quindi alla prima linea. Percorsa da autocarri, era tuttavia esposta all’artiglieria austriaca del vicino Monte Maio, essendo ricavata sul versante settentrionale del Monte Forni Alti. Veniva perciò percorsa in condizioni di particolare pericolo, in particolare durante la notte e a fari spenti.
- DISLIVELLO: circa 850 D+
- SVILUPPO: la strada è lunga 6,5 km (da aggiungere il ritorno per la Strada degli Scarubbi)
- TEMPO SALITA: a seconda del passo dalle 2 alle 4 ore
- PUNTO APPOGGIO: all’arrivo il rifugio Achille Papa
- PERIODO CONSIGLIATO: giugno – settembre, importante non ci sia presenza di neve o ghiaccio che rendono il percorso pericoloso
CURIOSITA’ SULLE GALLERIE
Ogni galleria ha una targa con un numero e dedica. Alcune sono ad esempio la numero 2 intitolata al generale D’Havet, lunga 65 mt, che collega la Val di Fieno alla val Canale oppure la nr 31 dedicata al generale Achille Papa, lunga 72 mt, medaglia d’oro al valor militare, Comandate della Brigata Liguria sul Pasubio. Il rifugio prende il suo nome. Le dediche alle gallerie, ad eccezione delle gallerie 49 e 50, sono state date nel 1917 dal capitano Picone. Il nome della 49 e della 50 sono stati dati nel 1991 dall’ANCR di Vicenza.
La numero 19 e’ la piu’ lunga con 319 metri – la numero 20 e’ a spirale all’interno di un torrione roccioso – la numero 41 sbuca sulla Val Fontana D’Oro a 1.875 mt – la numero 48 arriva alla massima quota di circa 2.020 mt.
Alcuni brevi consigli su come percorrere le gallerie
- E’ importante sottolineare che questo sentiero è impegnativo e richiede una buona preparazione fisica. Le gallerie sono buie, scivolose e umide se non bagnate e il rischio di scivolamento o capocciate è sempre alto. Richiede quindi attenzione e cautela durante tutto il percorso. La strada è, se pur larga, priva di protezioni e i burroni possono creare vertigini.
- E’ vietato percorrerle in bicicletta
- Indossare abbigliamento adeguato e calzature adatte poiché il percorso è ripido e scivoloso
- Utilizza la frontale o torcia elettrica, molte gallerie sono completamente buie e ricordati che è un percorso di montagna, un minimo bisogna saperla frequentare
- Riporta a casa i tuoi rifiuti e non lasciare in giro fazzoletti. Le gallerie non sono bagni pubblici!
- Porta acqua a sufficienza, non ci sono fontane lungo il percorso
- Inizia il percorso presto al mattino, eviterai caos e il caldo estivo. Solitamente io parto alle 6.
- Valuta di partire al pomeriggio e dormire al rifugio Papa. In questo modo potrai visitare anche la parte sommitale del Monte Pasubio il giorno seguente che è altrettanto ricca di testimonianze belliche: Cima Palon, il Dente Austriaco e Italiano, la rete di gallerie.
- Il percorso richiede un minimo di allenamento sii consapevole dei tuoi limiti
Sulla mia pagina INSTAGRAM trovi un video davvero molto interessante e suggestivo sulla Strada delle 52 Gallerie, ti consiglio di vederlo.
Conclusioni
Se sei appassionato di storia, avventura e montagna, il percorso della Strada delle 52 Gallerie sul Monte Pasubio è un’esperienza che non puoi perdere assolutamente, ma prima prendi visione di questa nota: Avvertenze sui contenuti presenti in passi Sospesi ed esonero ogni responsabilità.
servizio molto interessante,io sono ormai attempata,per farlo,ma la spiegazione mi ha coinvolto,grazie
Grazie mille! Le 52 Gallerie sono davvero un itinerario grandioso. Buona serata 🙂