Un’affascinante passeggiata tra le contrade di Alvese di Nogarole consente di ammirare splendidi murales che raccontano la storia e le tradizioni del luogo: dalle donne impegnate a fare “la lissia” ai riti del “mas-cio” e alla pigiatura dell’uva.
Situato nel rigoglioso verde dell’alta Valle del Chiampo in Veneto provincia di Vicenza, Alvese (che si sviluppa fra i 550 – 850 metri ) è l’unica frazione del comune di Nogarole Vicentino. Questo borgo, inserito in un bel paesaggio collinare, ha visto le sue case arricchirsi nel tempo di splendidi affreschi e dipinti che celebrano i mestieri e le tradizioni della prima metà del Novecento.
Ogni contrada custodisce una sua peculiarità: la miniera, la casàra, il pascolo, la carbonàra, “copare el màs-cio”, el scarpàro, la lìssia, la vendemmia, la vecchia scuola… sono solo alcuni dei temi rappresentati.
Tutto è nato nell’estate del 2009, quando un gruppo di amici, seduti intorno a un tavolo, si è posto una domanda semplice ma significativa: perché qualcuno dovrebbe visitare Alvese? La risposta è stata chiara: per scoprire bellezza e cultura anche qui, tra le montagne. Così è nata l’idea di un racconto che attraversasse tutte le contrade di Alvese.
Una narrazione pittorica, ispirata ai murales di Cibiana di Cadore, realizzata con passione da numerosi artisti locali.
PUNTI DI APPOGGIO: Pizzeria Circolo Gruppo Alvese verificare orari di apertura solo serali fine settimana tel. 349 5162462
La chiesa di Alvese
Partenza del sentiero dei Murales di Alvese
DESCRIZIONE ITINERARIO MURALES DI ALVESE
Parto dalla chiesa di Alvese, sperando di trovare qualche segnavia. Purtroppo, però, non ho trovato nulla. Con l’app alla mano, anzi più di una, inizio questo nuovo itinerario. Già dalla chiesa incontro il primo murales: “La Scuola”. Devo dire che è davvero molto bello e questo itinerario comincia già a entusiasmarmi.
MURALES LA SCUOLA:
Si desidera ricordare la vecchia scuola elementare di Alvese attraverso alcuni momenti di lezione e altri di ricreazione e gioco. L’edificio dove si trova il murales ospitava un tempo la scuola della frazione fino al 1974.
La vecchia Scuola
La Scuola
Mi dirigo in discesa verso Contrà Bertoli. Addentrandomi nella contrada, scopro l’antica miniera di carbone e la casàra, dove un tempo si produceva la calce. Nel murales è rappresentata la contrada com’era un tempo.
Pannelli illustrativi lungo il sentiero dei murales di Alvese
Murales di Alvese la casara
Torno sulla strada per proseguire su via Fochesati (non sono un parente dei Fochesati e non mi hanno dedicato una via :)). Mi trovo su una strada asfaltata, con una splendida visuale sulle colline. In questa contrà trovo diversi murales:
La “CANTINA”
…perché non mancava mai, infatti, un buon bicchiere di vino, frutto del sudore e del lavoro dei contadini. I caldi colori autunnali richiamano le tonalità del periodo dell’uva e del vino.
Dettagli del murales la cantina
La cantina a contrà Fochesati
Dettagli del murales la cantina ad Alvese
ARARE COI BO’
Simbolo dell’essenziale supporto fornito dal bestiame nei faticosi lavori agricoli e nella sussistenza della famiglia.
Arare coi bò contrà Fochesati
BRUNO:
Bruno Bruttomesso, proprietario dell’abitazione, ritratto mentre fuma la pipa, era il capogruppo degli Alpini di Nogarole. Ricordi d’infanzia: un gregge di pecore immaginate al pascolo.
Faccio un giro per bene nella contrada, osservando molti particolari interessanti. Mi incammino poi lungo via Corna. La strada asfaltata si inerpica ripida, mentre lascio alle spalle una panoramica spettacolare. Il cielo è terso, la giornata meravigliosa, e il MonteZevola, innevato, si presenta in tutta la sua bellezza. Continuo a salire fino al punto in cui l’asfalto termina. Qui mi imbatto in qualcosa di speciale: un murales davvero splendido.
Sentiero murales di Alvese
Ora la strada diventa un sentiero sterrato, e proseguo in salita. Questo percorso non è segnalato, quindi faccio un po’ di fatica a capire dove andare, aiutandomi con l’intuito e un’app. Passo accanto alla casa sulla sinistra (dopo la casa tenere a sinistra sulla prima deviazione), dove trovo una strada sterrata che mi condurrà ai Bertocchi.
Esco nel cuore del bosco, camminando su un letto di foglie. Di tanto in tanto, controllo l’app per assicurarmi di essere ancora sulla strada giusta.
Verso contrà Bertocchi
Fontana a contrà Bertocchi
Contrà Bertocchi
Trovo un altro bivio, ma rimango sulla mia strada senza svoltare a destra. Già vedo le case sopra di me e continuo tra prati verdi e un panorama stupendo. La contradaBertocchi è davvero molto bella, con la sua fontana e tutto perfettamente curato. Si vede molto bene la Catena delle Tre Croci, Piccole Dolomiti.
Panorama da contrà Bertocchi
Qui trovo diversi murales davvero molto belli.
LE CARBONARE:
L’antica arte di produrre il carbone, ovvero trasformare la legna in “oro nero”, è una tecnica secolare tramandata dalle genti cimbre, coloni tedeschi stabilitisi nelle Prealpi Vicentine e Veronesi.
Murales le carbonare
Dettagli murales le carbonare
Uscendo dalla contrà trovo la “LISSIA”
La contrada rappresenta il luogo in cui le donne si dedicavano al lavoro di lavare i panni presso il lavandaio. La lissìa era un procedimento lungo e complesso. La rappresentazione è estremamente fedele alla realtà. Questo metodo permetteva di sanificare i vestiti: si faceva bollire l’acqua nel caldiero insieme alla cenere e la si versava sulla biancheria, filtrandola con un attrezzo chiamato “tamiso” o con tela grezza, per evitare che le parti più grosse di cenere entrassero in contatto con i tessuti.
La Lissia a contrà Bertocchi
Lavatoi a contrà Bertocchi
Poco può avanti una fontana e un altro murales:
CASARA
La contrada è conosciuta come “Contrada Vecia” perché vi si trovava un piccolo caseificio. Il murales rappresenta il casaro e il momento della mungitura.
Murales di Alvese la casara
Dopo aver lasciato la contrada, proseguo nuovamente verso il centro di Alvese, percorrendo via Casara. Svolto a sinistra su via Mastrotti, sempre su strada asfaltata. Qui trovo diversi murales.
LA TESSITURA
Ogni famiglia, nella povertà di un tempo, doveva essere in grado di provvedere a tutto. Per questo motivo si allevavano alcune pecore per la lana e si seminavano lino e canapa, materiali che le donne utilizzavano per filare durante le lunghe sere d’inverno.
Contrà Mastrotti la Tessitura
EL MARAGON
Iniziativa privata: Luigi Dal Barco con gli attrezzi da lavoro.
EL SCARPARO
Un tempo, le scarpe non si acquistavano in negozio; era il calzolaio (scarpàro) itinerante a percorrere le contrade, prendendo le misure per creare calzature su richiesta.
El scarparo a contrà Mastrotti
Nei pressi della fontana con i pesci rossi, proseguo lungo la strada Mastrotti per poi sbucare in una semi curva a destra e proseguire ancora. Arrivo così a Contrà Rondini. Qui si trova il primo murales di Alvese, che ricorda l’antica usanza del pascolo.
Per preservare il prezioso fieno, destinato a essere conservato per l’inverno, il bestiame veniva condotto a pascolare nei prati situati attorno alle cime del MonteFaldo e del Monte Croce del Bosco, appena sopra la contrà Rondini.
Il più datato murales ad Alvese
CERCHI CHE RACCONTANO:
Scena familiare di un tempo, tra lavori manuali: la signora impegnata a filare, i mestieri del filò, un momento di ritrovo per gli abitanti delle contrade nelle stalle, per godere del tempo insieme. Si recitava il rosario, si scambiavano quattro ciacòle e si svolgeva qualche lavoretto. Il bambino gioca con il cerchio di una botte, facendolo ruotare, rappresentando la semplicità dei giochi di un tempo.
Contrà RondiniMurales di Alvese a contrà RondiniMurales a contrà Rondini
Passo contrà Rondini sulla strada asfaltata e proseguo in leggera salita fino a incontrare, poco dopo, un bivio sulla destra. Da qui devo attraversare la valle e scendere verso Contrà Corati. Ci sono alcuni segni rossi sulle piante, ma la segnaletica è piuttosto scarsa, rendendo facile perdersi in assenza di tracce ben definite.
Segnavia nel sentiero in discesa verso contrà Corati
Vista sulle Piccole Dolomiti
Proseguo fino a un altro bivio, dove noto un bastone segnato di rosso e diversi segni dello stesso colore su alberi e arbusti. Molte piante sono abbattute lungo il percorso. La via si trasforma in una discesa più ripida, segnalata da un cartello che avvisa del rischio di scivolare in caso di terreno bagnato. Trovo anche una corda per agevolare la discesa. Questo è l’unico tratto impegnativo (ecco perchè ho preferito definire l’itinerario di MEDIA difficoltà). Dopo pochi minuti, raggiungo un bivio e giro a destra verso la contrà.
Verso contrà Corati
Poco più avanti, imbocco un sentiero sulla sinistra, dove gli alberi sono marcati di rosso. Questo sentiero appare poco curato, ma continuo senza difficoltà. Scendo ancora fino a incontrare un vecchio casotto e proseguo su un tratto pianeggiante, incrociando un altro sentiero.
Fontana presso contrà Corati
Panorama sulle Piccole Dolomiti
Da qui, la strada si fa nuovamente in discesa e, poco dopo, vedo la chiesa di Alvese: il punto di arrivo della mia camminata. Sotto di me contrà Corati. Una bella fontana per rinfrescare le mani mi accoglie.
Esterna alla Contrà (si esce sulla strada principale) trovo il murales il MAS-CIARO:
Durante gli inverni si macellava il maiale, un’arte che richiedeva abilità nel lavorare e conservare la carne. Era un momento di intenso lavoro, ma anche di festa, poiché il maiale rappresentava una risorsa fondamentale per il sostentamento della famiglia e dell’intera contrà.
El mas ciaro a contrà Corati
Su strada asfaltata proseguo su via Alvese per tornare in breve tempo al punto di partenza.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Nonostante l’itinerario mi abbia entusiasmato enormemente, è poco segnalato, se non del tutto assente di segnaletica. Per questo motivo consiglio di avere una traccia per poterlo percorrere in tranquillità, senza preoccuparsi troppo di “dove andare”. È davvero un’esperienza gratificante passeggiare tra queste vecchie contrade caratteristiche e ammirare i loro capolavori. Sono tornata a casa pienamente soddisfatta da questo giro.
4 commenti su “ITINERARIO DEI MURALES DI ALVESE DI NOGAROLE”
Buongiorno,
complimenti per il giro ma soprattutto per la descrizione.
Chiedo, se possibile, dove trovare la traccia del percorso.
Grazie
Gianfranco Roncolato
Buongiorno Gianfranco, grazie mille mi fa molto piacere. Al momento non è implementata sul blog questa opzione, lo sarà a maggio per quasi tutti gli itinerari. Se ha visto il video su Instagram o Facebook Le chiedo gentilmente di inviarmi un messaggio su questi social così riesco a inviare la traccia. Grazie mille e buon fine settimana.
Ciao Ylenia, mi fa piacere. Qui non posso inviartela perchè il lavoro di incorporazione della traccia GPX negli articoli la farò a maggio, ma scrivimi su Instagram o Facebook, li te la posso inviare senza problemi. Grazie mille, buona domenica.
Buongiorno,
complimenti per il giro ma soprattutto per la descrizione.
Chiedo, se possibile, dove trovare la traccia del percorso.
Grazie
Gianfranco Roncolato
Buongiorno Gianfranco, grazie mille mi fa molto piacere. Al momento non è implementata sul blog questa opzione, lo sarà a maggio per quasi tutti gli itinerari. Se ha visto il video su Instagram o Facebook Le chiedo gentilmente di inviarmi un messaggio su questi social così riesco a inviare la traccia. Grazie mille e buon fine settimana.
La faremo molto volentieri appena possibile si aprirà la stagione c’è la possibilità di avere una traccia
Grazie
Ciao Ylenia, mi fa piacere. Qui non posso inviartela perchè il lavoro di incorporazione della traccia GPX negli articoli la farò a maggio, ma scrivimi su Instagram o Facebook, li te la posso inviare senza problemi. Grazie mille, buona domenica.