I MIEI CONSIGLI PER CHI VUOLE AVVICINARSI ALL’ESCURSIONISMO IN MONTAGNA: trekking o escursione, come iniziare?


Molti su IG mi hanno chiesto di dare qualche consiglio a chi vorrebbe avvicinarsi all’escursionismo in montagna. Quindi eccomi qui in una veste un pò insolita a fornire qualche piccolo suggerimento, frutto della mia esperienza in ambiente.

Premetto che è sempre bene frequentare corsi CAI o affidarsi, per le prime volte, alla guida di persone esperte come possono essere gli Accompagnatori di media montagna (AMM). Ti lascio qui il link di una persona competente e appassionata che conosco :).

Piccole Dolomiti Sport

La montagna è tanto bella quanto, a volte, insidiosa. Improvvisarsi “montanari” dall’oggi al domani potrebbe, e sottolineo potrebbe, essere rischioso in quanto manca la preparazione.

OK, INIZIAMO! CONOSCI LA DIFFERENZA FRA HIKING E TREKKING?

Molte volte pure io uso indistintamente i due termini, sbagliando. TO HIKE in inglese significa “camminare“, quindi stai facendo hiking quando cammini nella natura (sentiero, bosco di montagna ecc) con un itinerario di una giornata. Si può affermare che equivale all’escursione in giornata. TO TREK invece significa “fare un viaggio“, quindi stiamo facendo un trekking quando siamo impegnati su un itinerario per più giorni con notti in rifugio, tenda o bivacco. ( approposito hai letto di questo mio bellissimo trekking? La differenza è sottile ed è determinata sopratutto dal fattore tempo, inteso come durata del giro. Poi se vogliamo aggiungere, il trekking dovrebbe avere il sapore della calma…zaino in spalla, io, il mio sentiero, il mio viaggio. ( questa differenza vi aiuterà anche nella scelta della calzatura idonea). Puoi leggere di questo magnifico trekking dolomitico qui

DA CHE TIPO DI ALLENAMENTO PARTO?

Parola d’ordine GRADUALITA’. Capiamoci, se parto da un allenamento da divano, non è consigliabile intraprendere un itinerario di montagna con 1000 mt di dislivello positivo e uno sviluppo di 30 km! Dobbiamo quindi tenere presente il nostro allenamento. Sono sedentari*? Faccio palestra? Corsa? Sono in buona salute? Dobbiamo iniziare con poco dislivello, anche 200 mt e due o tre ore al massimo di cammino per valutare un pochino la nostra condizione.

SICUREZZA

L’esperienza dell’escursione in montagna è sicuramente fra le più gratificanti ma può capitare l’infortunio. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che è una nostra scelta andare in montagna, libera scelta. Ecco perchè suggerisco di affidarvi almeno per le prime uscite a persone competenti. La sicurezza è quindi un fattore fondamentale e dovremo almeno:

  • lasciare sempre detto dove siamo diretti e con chi
  • evitare di uscire da soli (principianti proibito)
  • affidarsi a persone esperte ( CAI, SAT, AMM, GUIDE)
  • calcolare durata del percorso e meteo
  • non andare fuori sentiero
  • utilizzare relazioni, cartine e se non ve la sentite di proseguire, tornate indietro

CHE TIPO DI ITINERARIO DEVO SCEGLIERE?

Esistono varie scale di difficoltà, mi limito ad elencarne 5:

  • T turistico, itinerario su percorsi evidenti (mulattiera, strada, sentiero largo) che richiede un impegno modesto
  • E escursionistico, percorso su sentiero privo di difficoltà
  • EE percorso per escursionisti esperti, su sentieri esposti, faticosi, difficili
  • EEA percorso per escursionisti esperti su vie attrezzate o ferrate, percorsi che necessitano di preparazione e dotazione di attrezzatura alpinistica
  • EAI percorso escursionistico in ambiente innevato con ciaspole

Quindi, io principiante, quale sceglierò? Brav*, sarà di tipo T o E. Queste sigle le dovreste trovare sulle relazioni e sulla segnaletica. Valutare per le prime escursioni di intraprendere percorsi vicino a casa.

esempio di tipologia di segnalatica in escursione

ALTRI CONSIGLI

Decisa la mia meta ( T o E), il meteo diventa fondamentale nell’organizzazione della gita. Io di solito ne guardo più di uno e inizio qualche giorno prima . Mi preparo alla gita leggendo le relazioni che trovo sul web e stampo quella che più mi aggrada. Ci sono poi un sacco di tracce su altrettante app, ma io preferisco sempre avere la cartina con me in forma cartacea. ( metti che ti si scarica il cellulare…). Infine valuto la lunghezza dell’itinerario (che mi permetterà di stabilire l’orario di partenza unito al tragitto in macchina), il dislivello, lo sviluppo ( quanti km è lungo il mio giro?) e l’altitudine. Se non siamo abituati meglio partire gradualmente sempre per capire come si comporta il fisico a determinate quote.

CALZATURA, ABBIGLIAMENTO E ZAINO

L’uso di una calzatura idonea è fondamentale per il comfort del piede e per evitare possibili traumi che si possono verificare in ambiente. Ci sono marche e modelli per tutti i gusti e le esigenze. Vi ricordate trekking o hiking? C’è una bella differenza fra scegliere uno scarpone che sia confortevole per l’escursione di un giorno o per un itinerario di più giorni. Valuta assieme al tuo negoziante di fiducia il tuo primo acquisto. Ti consiglio di “testare” la prima calzatura da montagna vicino casa, per un’oretta per capire se la scarpa da problemi. Lo faccio sempre con una calzatura nuova. Evito così di trovarmi lontana da casa, con uno scarpone nuovo e le vesciche ai piedi. A dire il vero io lo scarpone da nuovo lo indosso anche in casa affinchè inizi a prendere la forma del piede :). Cosa utile è portare con se sempre i cerotti per le vesciche (io uso COMPEED) e legare bene lo scarpone in discesa.

La calza, non quella della Befana :), è altrettanto importante. Usate quelle tecniche, assolutamente no quelle di cotone di spugna per intenderci, perchè se il piede suda restano bagnate. Scegli quelle rinforzate su tallone e punta.

Stessa cosa per gli indumenti, devono essere tecnici, il cotone non è confortevole e restare bagnati per il sudore non fa bene. Io preferisco vestirmi a cipolla, a strati. In inverno ho al posto della t-shirt, sotto al pile, una maglia termica tecnica specifica a maniche lunghe.

Sarà sufficiente acquistare un zaino da 30 litri, leggero ma robusto.

COSA TROVI NEL MIO ZAINO?

  • guscio
  • piumino ( più o meno leggero a seconda della stagione)
  • berretto, fascia, scaldacollo
  • tre paia di guanti ( ma io soffro di microcircolazione alle mani)
  • bustine riscaldanti per mani e piedi
  • occhiali da sole ( gradazione a seconda dell’itinerario che vado a fare)
  • crema solare
  • stick labbra protettivo
  • acqua o te caldo ( almeno un litro per un itinerario breve)
  • cibo ( qui si apre un mondo, io utilizzo barrette, ma nulla vieta di mangiare un panino, cioccolato, frutta secca, banana, crackers…)
  • sacchettino Ikea per rifiuti ( considera rifiuto anche i fazzoletti della pipi!!!)
  • lo zaino è dotato di fischietto
  • eventuale t shirt di ricambio in estate
  • partire con cellulare sempre carico
  • cartina
  • frontale
  • KIT PRONTO SOCCORSO. Si può acquistare ovunque e contiene diverso materiale utile per un primo soccorso. Chiaramente serve portare con se anche qualche nozione basilare di primo soccorso, il che non significa essere laureato in medicina :), ma ci sono tanti mini corsi e guide che possono almeno dare una breve infarinatura.
Cartine per escursioni da utilizzare sempre

Ripeto che consiglio vivamente di frequentare almeno un corso CAI o affidarsi alla guida di persone esperte. Questi sono solo alcuni suggerimenti per iniziare, ah dimenticavo, io uso anche i bastoncini da trekking. Se pensi mi sia dimenticata qualcosa, ti prego di scrivermelo nei commenti:). Ti ringrazio per l’attenzione e alla prossima!!


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Ringraziami offrendomi una fetta di torta al rifugio!

4 commenti su “I MIEI CONSIGLI PER CHI VUOLE AVVICINARSI ALL’ESCURSIONISMO IN MONTAGNA: trekking o escursione, come iniziare?”

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