Il Forte Campolongo si trova nel territorio comunale di Rotzo, provincia di Vicenza, a 1720 metri di altitudine. Sorge sul ciglio di una parete che domina la Val d’Astico e da lassù il panorama è grandioso. Assieme ai visibili forti Corbin e forte Verena faceva parte dello sbarramento Agno-Assa. Il forte è di recente ristrutturazione e vale la pena di essere visitato in quanto ben conservato. Il Forte Campolongo era fra quelli tecnologicamente più avanzati e si trovava in una posizione strategica per la linea difensiva italiana. L’accesso è libero e raggiungibile con una facile camminata dal Rifugio Campolongo.
Un territorio quello dell’Altopiano di Asiago fortemente ferito dalle cruenti battaglie della Prima Guerra Mondiale. Ne sono la testimonianza oggi i resti dei forti, di trincee, di mulattiere, di territori feriti. Pensate che la guerra sull’Altopiano fu combattuta per tutti e quattro gli anni, dal primo all’ultimo giorno.
Fra i forti che ho visitato sull’Altopiano di Asiago, quello di Campolongo è fra quelli che mi è rimasto più impresso. Si viene quasi catturati dal tragico fascino di questo luogo. La storia, la vista ad occhio nudo verso il Forte Verena e il Forte Corbin, la posizione, i forti che, durante la guerra, “si parlano”, l’entrata che lascia senza parole, la maestosità e il senso di timore ad affrontare quel varco.
In tutto questo la lettura dei pannelli informativi in corten che rievocano il contesto storico del tempo è fondamentale, come fondamentale è il fatto che le testimonianze lasciate sul territorio, come appunto i forti, perdono di significato se non si pensa a chi, in quei luoghi, ha perso la vita.
L’escursione in sintesi
- Come arrivare: dalla strada statale del Costo, seguire le indicazioni in direzione Roana e quindi verso la frazione di Mezzaselva dove trovi una deviazione a destra per “impianti sciistici Monte Verena”. Poco prima degli impianti trovi le indicazioni per Rifugio Campolongo con ampio parcheggio.
- Partenza: rifugio Campolongo 1549 metri
- Difficoltà: facile
- Sentiero: CAI 810
- Dislivello: Circa 180 metri D+
- Tempo: solo andata 30 minuti
Il sentiero di ritorno può seguire quello di andata svoltando a sinistra lunga la stradina sterrata, oppure seguire un giro ad anello proseguendo su strada sterrata fino al punto di partenza.
L’itinerario al forte Campolongo passando per la caverna del Sieson
L’itinerario al Forte Campolongo è una facile passeggiata che unisce ancora una volta storia e natura.
La partenza è dal rifugio con segnavia posto vicino alla strada: una volta superato il pianeggiante e verde pascolo, si sale attraverso il bosco di abete rosso passando attraverso un corridoio di rocce molto particolari . In 10 minuti circa si arriva alla caverna del Sieson a 1580 metri che è una delle meraviglie naturali dell’Altopiano di Asiago.
Dopo un’obbligatoria fermata per ammirare la bellezza della grotta profonda pensate 96 metri, proseguiamo il nostro itinerario verso il Forte Campolongo in leggera salita per altri 20 minuti circa. Anche lungo questa seconda parte di sentiero le rocce suggestive fanno da padrone all’ambiente in cui ci troviamo. Il sentiero è segnalato con segnavia bianco rossi sulle piante. Fra abeti rossi, faggi, gallerie della Prima Guerra Mondiale e affioramenti di rocce giungiamo sulla stradina sterrata poco sotto il forte e in pochi minuti arriviamo all’entrata.
Il tunnel scavato nella roccia è molto suggestivo e impressionante. La piazza d’armi porta al forte.
Sotto si trovano i resti della fureria, i depositi e gli alloggi delle truppe.
Al primo piano c’erano i rifornimenti continui delle munizioni e la zona di accesso alle quattro cannoniere di cui oggi di una vediamo solo i resti. Sul tetto possiamo notare le 3 cupole girevoli a protezione dei cannoni.
Cenni di storia
Il forte fu costruito fra il 1908 e il 1912 e costituiva una realtà militare molto avanzata. Era armato con 4 cannoni da 149mm (acciaio)in cupole girevoli corazzate e da 4 vecchi cannoni da 75 mm (bronzo) in più a 4 mitragliatrici. Disponeva anche di un osservatorio in cupola. I resti visibili delle caserme e dei depositi che si trovano direttamente sulla parete rocciosa davanti la Val d’Astico erano completamente fuori tiro ed erano collegati all’opera principale attraverso gallerie sotterranee.
Il forte però, dopo due mesi dall’inizio del conflitto, perse quasi tutta la sua capacità di fuoco a causa dei danneggiamenti subiti da un mortaio austroungarico. E l’anno successivo fu praticamente distrutto durante l’offensiva di Primavera.
Il 22 maggio 1916 il forte fu abbandonato dall’Esercito italiano e fu occupato dalle fanterie austroungariche che vi rimasero fino alla fine del conflitto.
(informazioni prese in loco)
Sul mio profilo Instagram trovi dei video molto suggestivi e interessanti relativi ai forti dell’Altopiano di Asiago.
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