Fare un’escursione in Val Venegia al cospetto delle maestose Pale di San Martino è sempre molto appagante, sia in estate che in inverno. La Val Venegia fa parte del parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino ed è attraversata dal torrente Travignolo.
La nostra idea era quella di partire da Pian dei Casoni e proseguire verso la cima della Caladora, sperando ci fosse neve a sufficienza per una facile escursione con le pelli.
Ma a circa 2100 m abbiamo rinunciato: poca neve e non buona per sciare. Così siamo passati al piano B, visto che siamo in questa bellissima valle perchè non proseguire verso Baita Segantini?
Il percorso e’ fiabesco, circondati dalla natura che riposa sotto la candida e soffice neve. I risalti d’acqua del torrente Travignolo che scorre a fianco del nostro percorso, formano giochi di ghiaccio e acqua bellissimi da osservare e la neve tutto attorno rende il paesaggio a dir poco magico!
Il percorso innevato è ben battuto ed è adatto un po’ a tutti. Infatti è molto frequentato sia da scialpinisti che da persone con ciaspole o ramponcini (dipende dal manto nevoso). Su comoda strada forestale quindi partiamo da 1688 m Pian Dei Casoni e con circa 500 m di dislivello arriviamo a Baita Segantini 2170 m circa, passando per Malga Venegia e Malga Venegiota (chiusa in questa stagione). In tutto sono circa 13 km di puro splendore! Man mano che si sale, il panorama si apre verso quelle affascinati e invitanti cime, dove magari siamo stati durante l’estate. Ultimo tratto in salita e siamo arrivati alla nostra meta!
Qui troviamo ad osservarci Il Mulaz, la cui salita di qualche anno fa in aprile è stata stupenda e di grande soddisfazione, con ancora tantissima neve e nessun incontro se non qualche timido camoscio. Cima Vezzana, il Cimon della Pala…Lo guardo e gli dico due paroline, promettendogli di tornare in estate, visto che abbiamo ancora un conto in sospeso. E Cima dei Bureloni, un obiettivo nella mia “to do list”.
Da Baita Segantini si può godere di una meravigliosa vista sulle cime delle Pale di San Martino e si può anche proseguire verso Monte Castellazzo dove troviamo la statua del Cristo Pensante, meta consigliata però in estate.
Il ritorno lo abbiamo fatto dalla stessa strada di andata, con gli sci la discesa diventa più veloce.
Quando ci mettiamo in marcia su sentieri o percorsi innevati, è sempre bene informarsi preventivamente sullo stato del percorso e delle previsioni meteo, in particolar modo sul bollettino valanghe. Vi lascio qui il link
E’ inoltre indispensabile usare la giusta attrezzatura, a tal proposito lascio questo link di Montagna TV.
Vi lascio il video dell’escursione che trovi sul mio canale Youtube.
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