Innanzitutto chiariamo che si dice come leggere una carta topografica e non come leggere una “cartina” topografica.
Se stai leggendo un articolo su come leggere una carta topografica è perchè, probabilmente, ti stai avvicinando al mondo dell’escursionismo.
In questo articolo puoi trovare le regole base essenziali di come leggere una carta topografica, giusto per iniziare a capire di che cosa si tratta. Ritengo comunque che lo studio dovrebbe essere più approfondito.
Ci sono molte cose da dire su come leggere una carta topografica: nell’articolo troverai qualche concetto base. Nulla di quello che leggerai andrà a sostituire un corso con professionisti in materia.
E’ fondamentale avere la carta topografica e saperla leggere un minimo, come è importante preparare l’itinerario scelto a casa, informarsi preventivamente sul percorso scelto, leggere le relazioni, eventualmente informarsi in loco, sopratutto se si è alle prime armi. Più informazioni si raccolgono, meglio si prepara la gita da fare.
Scegli un carta topografica recente, non una datata: l’anno di edizione è importante perchè ovviamente più aggiornata.
APP e carta topografica
Non sono contraria alle app. Al giorno d’oggi ci sono mille applicazioni per cellulare che fanno pure il caffè e ti portano passo dopo passo al punto esatto che è la tua meta. Solo che io sono old stile (o vintage, come preferite): credo nella tecnologia ma porto sempre con me durante le mie avventure un pezzo di carta con scritta la relazione (preventivamente studiata) e la copia della porzione di carta topografica che mi interessa.
Cosa è una carta topografica?
“E’ una rappresentazione bidimensionale del territorio”, come cita Wikipedia, disegnata in scala. OK, ma la scala cosa è?
Per poter stare su un foglio di carta le dimensioni del territorio devono essere ridotte utilizzando appunto una scala. La scala rappresenta, quindi, il rapporto fra le dimensioni del territorio reali e quelle sulla carta. Detto ancora in altri termini è una riduzione proporzionale del territorio.
La maggior parte delle carte topografiche utilizzano una scala 1:25000 (è una scala a mio parere più comprensibile e visibile) cioè:
- ogni cm sulla carta è uguale a 250 m reale
Conoscere la scala ti permette di calcolare la lunghezza di un tratto sulla carta topografica.
Come leggere una carta topografica: informazioni utili
Sulla carta topografica in scala possiamo trovare delle informazioni molto utili per pianificare al meglio la nostra escursione.
Partendo dal reticolo geografico, si individua la porzione di carta che e’ interessata dal nostro itinerario. Ma cosa è il reticolo geografico? Sono dei quadranti (trovate sotto la foto contornata di rosso) di suddivisione della carta topografica. Il reticolo normalmente misura 1 km per ogni lato.
Altre info sono la distanza, il dislivello, punti di appoggio. In essa sono rappresentati infatti vari colori e simboli come:
- territorio, parchi naturali
- sentieri, strade, corsi d’acqua, laghi
- case, edifici, città, rifugi
- vegetazione
- ghiacciai e molto altro
Questi devono essere interpretati anche con l’aiuto della legenda che trovi solitamente a bordo o retro carta.
Le curve di livello ( Isoipse)
Sono le linee marroncine che simboleggiano il territorio e sono una caratteristica molto importante: saperle leggere è fondamentale. Indicano l’altezza in metri di uno specifico punto rispetto al livello del mare. Collegano i punti con la stessa elevazione e permettono di visualizzare l’aspetto dei paesaggi mostrandoli in una carta 2d. A primo impatto sembra complicato distinguere una vetta da una vallata; in realtà basta un po’ di pratica e risulterà facile.
Nelle carte 1:25000 ci sono 5 linee ogni 100 metri di dislivello e le quote del centinaio sono rappresentate da una linea marrone più spessa ( 1100-1200-1300). Gli intervalli si trovano fra le due linee più spesse e risultano più sottili. Ogni linea indica i 25 metri superiori (esempio 1125-1150-1175).
L’intervallo delle curve varia a seconda della carta topografica (e della scala utilizzata). Più le curve di livello sono vicine fra loro e più è ripido il pendio; più sono lontane e più il territorio risulta dolce e pianeggiante. Quindi:
- tratto ripido: curve di livello vicine
- tratto dolce: curve di livello larghe
Fra una curva di livello e l’altra ci possono essere degli avvallamenti o picchi (vette o burroni, esempio 1400 -1600 -1300); per questo troviamo a volte delle curve di livello concave (ad esempio ad indicare un avvallamento).
Il puntino nero invece (punto di quota) accanto al numero ci permette di capire l’altitudine sul livello del mare.
Riassumendo:
- Le curve di livello connettono punti sulla carta topografica con la stessa altitudine sul livello del mare
- sono rappresentate ad anelli chiusi
- se sono vicinissime fra loro indicano un pendio ripido
- se sono lontane fra loro indicano una zona più pianeggiante
- rappresentano montagne, valli, pendii, conche, altipiani ecc.
Simboli: come leggerli in una carta topografica
Diciamo che la cosa risulta piuttosto semplice in quanto vengono riportati nella legenda della carta topografica. I simboli possono essere ad esempio bivacchi, rifugi, castelli, rovine, monumenti, cascate, sorgenti, punti osservazioni e molti altri. Leggermente diversi da carta a carta.
Colori della carta topografica
I colori ti permettono di capire a primo impatto la carta topografica in quanto identificano, in base alla colorazione appunto, zone rocciose, zone boschive, ghiacciai, sentieri ecc.
In linea generale qui trovi colori principali, ma ogni carta aggiunge o cambia qualcosina:
- VERDE (verde scuro e chiaro): aree boschive, prati, parchi naturali
- AZZURRO: le forme d’acqua, quindi ad esempio, laghi, corsi d’acqua ecc
- BIANCO/AZZURRO: ghiacciai/nevai
- NERO: abitati, edifici
- ARANCIONE: strade principali (grandi vie di percorrenza)
- BIANCO: strade forestali ( per la maggior parte chiuse al traffico)
- MARRONE: curve di livello
- GRIGIO: roccia
- ROSSO: i sentieri (associati a numero di sentiero e nome), si distinguono ulteriormente in:
- Linea continua: percorso “facile”, sentiero battuto, ben segnalato
- Linea tratteggiata: meno facile, itinerario fra rocce e boschi
- Punteggiato/a crocette: indica un sentiero per EE escursionisti esperti, quindi percorsi alpinistici o vie ferrate
- Tratteggiato nero: sono tracce di sentiero, dismesse, o vie per boscaioli, non segnalate, non viene fatta manutenzione, sono vecchi sentieri in disuso ma che esistono ancora. Di fatto non sappiamo a cosa andiamo incontro se lo intraprendiamo.
In linea di massima questi i colori principali, in alcune carte la simbologia cambia leggermente. Oppure ci sono simboli aggiuntivi come il colore giallo che indica le strade secondarie.
Nord – bussola che gran confusione!
Ora, se vi chiedo come leggere il nord nella carta topografica cosa rispondete? E’ facile, il nord nella carta topografica è sempre nella parte superiore. Il problema più grosso diventa orientarsi: siamo sul sentiero giusto? Brevemente: per orientare una carta dobbiamo girarla finchè il nord della carta topografica combacerà con il nord magnetico e quindi per farlo ci serve la famosa bussola. (da non mettere mai vicino a oggetti metallici perchè potrebbero attrarre la bussola ritornando dati sbagliati).
In pratica, individuato il tratto del nostro sentiero, prendiamo la bussola, allineiamo il suo lato sul tratto di sentiero individuato, giriamo la ghiera della bussola finchè la freccia di orientamento sia allineata con il nord del reticolo della carta. L’argomento richiede uno certo studio e, come accennato all’inizio dell’articolo, è piuttosto tecnico. Il mio intento era quello di dare una breve infarinatura che susciti stimolo e curiosità per approfondire l’argomento.
Nessun articolo o video sui social potrà mai sostituire l’insegnamento di un corso, o di una guida o di un ente Cai (per citarne alcuni). Dedicare del tempo alla formazione arricchisce il nostro bagaglio culturale e la nostra conoscenza in tema montagna.
Ultima cosa, poi vi lascio, la cosa più complessa di tutto questo sara’ ripiegare la carta esattamente come l’avete trovata, buona fortuna!