DAL RIFUGIO BERTAGNOLI ALLA CIMA DEL MONTE GRAMOLON


Una splendida escursione appagante la salita al Monte Gramolon 1814 metri sulla Catena delle Tre Croci, nelle Piccole Dolomiti, Veneto. Una meta che ho raggiunto moltissime volte, anche solo per ammirare albe indimenticabili.

Alba sulle Piccole Dolomiti dal Gramolon
Alba sulle Piccole Dolomiti dal Gramolon

A mio parere, la vista più bella del Gramolon si gode dal versante recoarese, in particolare dall’Altopiano delle Montagnole: questo lato della montagna si presenta piuttosto ripido e roccioso, attraversato da ampi canaloni che qui chiamiamo “vaji”, separati da creste e pinnacoli di roccia.

Il sentiero è da considerarsi di media/impegnativa difficoltà a causa del tratto attrezzato (non si tratta di una ferrata, anche se passeremo accanto all’attacco della Ferrata Viali al Gramolon, che rappresenta un’alternativa al sentiero che conduce al passo della Scagina). È comunque necessario prestare attenzione. Questo tratto si incontra subito dopo il Rifugio Bertagnoli, punto di partenza. Anche l’ultimo tratto di salita alla cima è da considerarsi impegnativo.

Attacco alla ferrata Viali
Attacco alla ferrata Viali

IL PERCORSO IN SINTESI:

  • PARCHEGGIO: presso il rifugio Bertagnoli. Attenzione nei mesi estivi l’accesso dopo una certa ora al mattino viene bloccato poco dopo la Baita del Veronese e quindi si dovrà percorrere questo tratto a piedi fino al rifugio. Informarsi preventivamente chiamando in rifugio.
  • PARTENZA: vicino la chiesetta a fianco del rifugio
  • SEGNAVIA CAI: 221+202+211
  • SVILUPPO: totale circa 7,5 km
  • DISLIVELLO: 580 metri D+
  • TIPOLOGIA SENTIERO: A/R stesso itinerario con possibilità di giro ad anello
  • DIFFICOLTA’: media/impegnativa
  • PUNTI DI APPOGGIO: Rifugio Bertagnoli
  • PERIODO CONSIGLIATO:  maggio-ottobre, in condizioni prive di neve e ghiaccio, che richiederebbero competenze e esperienza in alpinismo.
Campanella della croce
Campanella della croce
Monte Gramolon 1814 metri
Monte Gramolon 1814 metri

COME ARRIVARE…

Per arrivare al punto di partenza si sale verso l‘Alta valle del Chiampo, in direzione di Ferrazza e poi di Campodalbero, giungendo infine alla località La Piatta, con possibilità di parcheggiare anche prima. La strada che conduce al rifugio è una tipica strada di montagna, quindi stretta. Andare piano e fare attenzione.

Il rifugio Bertagnoli
Il rifugio Bertagnoli

DESCRIZIONE ITINERARIO

La partenza avviene dal Rifugio Bertagnoli, punto di riferimento situato vicino a una caratteristica chiesetta e a numerosi segnavia. Questo luogo rappresenta un crocevia per molti sentieri che si sviluppano attraverso il suggestivo ambiente delle Piccole Dolomiti. Il nostro obiettivo sarà raggiungere il Monte Gramolon seguendo il segnavia 221. Il tempo indicativo di percorrenza dal rifugio è di circa un’ora, ma se non si è particolarmente allenati, è consigliabile prevedere 10-15 minuti in più. In ogni caso, in assenza di una buona preparazione fisica, è preferibile optare per un itinerario alternativo.

Segnavia e partenze vicino alla chiesetta
Segnavia e partenze vicino alla chiesetta
Tratti con passerelle e cordini
Tratti con passerelle e cordini
Passarelle sul tratto iniziale verso il passo della Scagina
Passarelle sul tratto iniziale verso il passo della Scagina

Il sentiero sale velocemente fino a raggiungere una piccola statua della Madonnina, punto in cui inizia la parte più impegnativa del percorso. Qui si scende attraverso ponticelli di legno, scale intagliate nella roccia e un tratto molto spettacolare che richiede massima attenzione. Gli errori non sono ammessi, poiché i dirupi risultano piuttosto pericolosi, anche se un cordino d’acciaio è presente per agevolare il passaggio. Si precisa che non si tratta di una vera e propria ferrata: questa inizia solo al termine di questo segmento. Tuttavia, essendo un passaggio parzialmente attrezzato, è fortemente sconsigliato affrontarlo senza un’adeguata preparazione. In un punto panoramico è posta una panchina, dove faccio sempre la foto di rito.

Terminato questo tratto in discesa, si passa davanti all’attacco della ferrata Viali, con la possibilità di proseguire sulla ferrata Ferrari e raggiungere così la cima del Monte Gramolon.

Passo della Scagina
Passo della Scagina
Malga Fraselle di Sotto vista dal passo della Scagina
Malga Fraselle di Sotto vista dal passo della Scagina

Da qui inizia un tratto di circa 45 minuti, caratterizzato da una salita continua a zig zag che, salendo progressivamente, ci porterà attraverso pareti mozzafiato fino al Passo della Scagina, situato a 1548 metri di altitudine. Da questo punto si apre una magnifica vista sulla Val Fraselle, sul Monte Zevola e sul Monte Gramolon alla nostra destra. Nelle giornate più tranquille, è possibile avvistare diversi camosci e anche marmotte. Spesso, soprattutto nei giorni feriali, ho avuto l’opportunità di incontrare camosci lungo il sentiero. Credo di aver percorso questo tratto almeno un centinaio di volte.

Camosci poco sotto la cima
Camosci poco sotto la cima

A metà della salita troverete un’indicazione per il Sentiero Bepi Bertagnoli: un breve e ripido collegamento tra il Sentiero del Passo della Scagina (segnavia 221) e il Sentiero Francesco Milani (segnavia 202). Questo percorso è dedicato a Bepi Bertagnoli, giovane alpinista di Arzignano, studente universitario, tragicamente travolto da una valanga il 7 aprile 1951 durante un’ascensione solitaria. Il suo corpo fu ritrovato 42 giorni lungo un ghiaione vicino alla galleria della mulattiera militare. La sua tragica vicenda ispirò nel 1958 il maestro Bepi De Marzi a comporre il celebre brano corale “Signore delle Cime”. Questo tratto è molto ripido.

Deviazione per Sentiero Bepi Bertagnoli
Deviazione per Sentiero Bepi Bertagnoli
Altare dedicato a Bepi Bertagnoli
Altare dedicato a Bepi Bertagnoli

Proseguo verso destra, sempre sul sentiero 221, affrontando una leggera salita fino a raggiungere il sentiero di arroccamento, che si collega al percorso 202. In alternativa, si può evitare di salire al Passo della Scagina optando per un itinerario più lungo (non descritto qui in termini di tempo, dislivello e lunghezza). Questo percorso parte a destra del rifugio, seguendo una strada mulattiera sterrata che conduce alla Bocchetta Gabellele, a 1552 metri di altitudine. Da qui si imbocca il sentiero di arroccamento 202, che si congiunge al punto indicato precedentemente. Indicativamente, questo tratto misura circa 7 km e richiede circa 2 ore e mezza di cammino.

Lungo il sentiero
Lungo il sentiero

Percorro il sentiero 202 ammirando le malghe di Fraselle di Sotto e Fraselle di Sopra. Non arriveremo alla Malga Fraselle di Sopra, poiché il nostro sentiero devia prima. Questo tratto mi piace molto perché, in tarda primavera, cresce una bellissima erbetta ed è quasi pianeggiante. All’improvviso avvistiamo un gruppo di camosci proprio all’altezza della nostra deviazione. Mi capita spesso di vederli qui, soprattutto durante la settimana, quando il sentiero è meno trafficato. Dedichiamo qualche minuto a osservarli e poi riprendiamo il cammino.

Malga Fraselle di Sopra
Malga Fraselle di Sopra

Siamo in un tratto in cui il sentiero fa una curva e, proprio sulla destra, troviamo l’indicazione “MONTE GRAMOLON 30 minuti“. La salita non è lunga, ma fa tirare il fiato! L’ambiente è molto bello e, man mano che saliamo, iniziamo a vedere il gruppo del Carega. Che bellezza!

Come dicevo, questo tratto di sentiero è piuttosto impegnativo: la salita è ripida, ma in breve tempo si raggiunge la spalla della cima, da cui si scorge la croce! Dal versante che stiamo percorrendo, il Gramolon si presenta come un ripido pendio erboso, spesso frequentato dai camosci. Tuttavia, lungo la linea di cresta dove si trova la croce, ovvero sul versante recoarese, la montagna cambia completamente aspetto: imponenti pareti di roccia e canaloni verticali solcano il paesaggio, rendendo questo lato austero e selvaggio.

Cima del Monte Gramolon inizio primavera
Cima del Monte Gramolon inizio primavera
Panorama verso il gruppo del Carega
Panorama verso il gruppo del Carega
Cima del Monte Gramolon all'alba
Cima del Monte Gramolon all’alba

Una volta in cima, è fondamentale prestare la massima attenzione e non sporgersi troppo per curiosare “cosa c’è sotto”, poiché il rischio di caduta è altissimo. È quindi indispensabile rimanere ben lontani dal precipizio per garantire la propria sicurezza.

Alba a cima Gramolon
Alba a cima Gramolon

IL RITORNO

Consiglio di tornare sullo stesso sentiero dell’andata, a meno che non siate esperti. In tal caso, potreste proseguire lungo la cresta erbosa oltre la croce e scendere attraverso ripidi pendii fino a immettervi sul sentiero di arrampicata, dove si trova l’uscita della ferrata Viali. Da qui è possibile scegliere se percorrere il sentiero 202 in direzione del Passo della Scagina oppure verso la Bocchetta Gabelle.

Segnavia sul Monte Gramolon
Segnavia sul Monte Gramolon
Tornando al rifugio Bertagnoli
Tornando al rifugio Bertagnoli

Ti raccomando di prendere visione di questa nota : Avvertenze sui contenuti presenti in passi Sospesi ed esonero ogni responsabilità.

Malga Fraselle di Sopra
Malga Fraselle di Sopra
Sulla cima del Monte Gramolon
Sulla cima del Monte Gramolon
Alba
Alba

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Ringraziami offrendomi una fetta di torta al rifugio!

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