ESCURSIONE GALLERIA CIMA NEUTRA E MONTE CAVIOJO


Un itinerario significativo della Prima Guerra Mondiale tra trincee, gallerie, ricoveri e postazioni. Esplorando la suggestiva galleria di Cima Neutra e il Monte Caviojo.

MONTE CAVIOJO

Mi trovo lungo un sentiero molto interessante sopra l’abitato di Arsiero, in provincia di Vicenza, Veneto. La cima del Monte Caviojo, situata a 1111 metri, è anche chiamata “Il Redentore“. Nel 1900 una grande statua del Redentore in legno e piombo venne posta sulla cima, ma ebbe breve durata poiché fu distrutta durante la Prima Guerra Mondiale.

Oggi, sul caratteristico cucuzzolo, si erge una grande croce di vetta e il Bivacco Vettori. I torrioni rocciosi dietro il bivacco sono molto interessanti, così come la vista sul Monte Cimone e l’Ossario. La vista dalla cima è spettacolare, spaziando sulla valle sottostante, il Carega, il Pasubio, il Monte Novegno, il Monte Summano, il Monte Cengio e alcuni scorci sull’Altopiano di Asiago, includendo Tonezza e Folgaria. Tuttavia, l’ultimo tratto per raggiungere la cima presenta una breve ferrata; è necessaria cautela e attrezzatura di sicurezza.

GALLERIA DI CIMA NEUTRA

La Galleria di Cima Neutra si trova sotto l’omonima cima, così chiamata perché, dopo che i fanti salisburghesi avevano conquistato il Monte Cimone, si trovava nella “terra di nessuno” ed era isolata tra le linee avanzate di entrambi i contendenti.

All’ingresso, il camminamento in galleria è pianeggiante per un breve tratto, per poi diventare ripido e tortuoso con gradinate alte e scivolose. Sale verticalmente ed elicoidalmente fino alla base della cima Neutra. All’interno si possono trovare diverse ramificazioni che portano a vari “locali” come ricoveri, vasche per acqua potabile, depositi per munizioni e viveri, punti di osservazione e postazioni per cannoni e mitragliatrici.

Una corda laterale facilita la salita. Sono necessarie una torcia, abbigliamento adeguato e, soprattutto, scarponi da montagna. All’interno, la galleria è fresca e alcuni tratti sono bagnati e scivolosi. Alcuni scalini sono alti e verticali.

Vista sul Monte Cimone
Vista sul Monte Cimone

CIMITERO ITALIANO DI CIMA NEUTRA

Lungo il percorso, prima del Baito Smaniotto (la deviazione è indicata ed è molto breve), merita una visita il Cimitero italiano, dove alcuni pannelli illustrativi spiegano il contesto storico dell’epoca e condividono con l’escursionista informazioni toccanti.

Il 23 settembre 1916 una potente mina devastò la cima del Monte Cimone: durante questo evento moltissimi furono i caduti italiano che detenevano fino a qual momento la conquista della cima.

I caduti italiani furono sepolti dai compagni nel cimitero di Cima Neutra conosciuto come il cimitero nr 1 del Cimone.

Croce di vetta di Cima Neutra
Croce di vetta di Cima Neutra

Ad oggi troviamo quattro terrazzamenti fatti con muri a secco che un tempo custodivano, al termine del conflitto, quasi duecento soldati, alcuni dei quali ignoti. Verso la fine degli anni ’20, tutti i cimiteri di guerra vennero dismessi perché non si era in grado di assicurare una degna manutenzione. I caduti vennero trasferiti nel cimitero militare di Arsiero, inaugurato nel 1929. La vista delle poche croci in legno rimaste e la lettura della storia specifica di questo luogo sono molto toccanti.

ALCUNE BREVI INFO SUL PERCORSO AD ANELLO

  • PARCHEGGIO e PARTENZA: o dalla piazza di Arsiero o dalla Chiesa di San Rocco (pochissimi posti auto, accesso strada bianca)
  • DISLIVELLO: 750 D+ circa
  • SVILUPPO: 7 km
  • TEMPO: mediamente 4 ore, ma il tempo è rapportato ad allenamento, soste, ecc

CONSIDERAZIONI PERSONALI: Un percorso straordinario per gli appassionati dei sentieri della Grande Guerra come me. Il tragitto nel bosco presenta alcuni tratti ripidi, ma mai esposti. La salita della Galleria Neutra richiede attenzione, poiché è molto ripida e scivolosa, anche se la corda laterale in alcuni tratti facilita la progressione. La salita a Cima Neutra, seppur breve, è sconsigliata ai meno esperti, poiché presenta tratti esposti su roccia che richiedono cautela e abilità in alcuni passaggi. Tuttavia, è possibile evitare questa salita e dirigersi al Monte Cimone, dove si trova il suggestivo Ossario. La salita al Monte Caviojo include una breve ferrata alla base, che deve essere affrontata con l’attrezzatura adeguata.

DESCRIZIONE GALLERIA CIMA NEUTRA E MONTE CAVIOJO

Parcheggio l’auto alla Chiesa di San Rocco, dove iniziano subito i sentieri verso diverse destinazioni. Prendo il sentiero 541, che percorre la Cresta della Rocca e sale con decisione nel bosco. Lungo questo vero e proprio sentiero di arroccamento, si possono vedere camminamenti, trincee, gallerie e ricoveri della Prima Guerra Mondiale.

Il sentiero attraversa tornanti che offrono una splendida vista sulla Conca di Arsiero e le montagne circostanti come il Novegno e il Monte Summano, e, dalla parte opposta, il Monte Cengio, anch’esso interessato dagli eventi drammatici della Prima Guerra Mondiale.

Mi immetto sul sentiero 542 seguendo per Baito Smaniotto, uno spartano baito immerso nel bosco, incontrando nella quiete e nel silenzio del posto anche qualche gruppo di camosci. Prima del baito, i segnavia indicano una breve deviazione per il Cimitero Italiano di Cima Neutra.

Tornata sui miei passi, arrivo al Baito Smaniotto, dove proseguo a destra trovando le successive indicazioni (segnavia ben presenti). Sono a 1020 metri. Proseguo sul 542 verso la Galleria di Cima Neutra (da Baito Smaniotto si raggiunge in circa 20 minuti).

Attraverso alcune gallerie e postazioni fino ad arrivare al segnavia che indica 5 minuti all’ingresso della Galleria di Cima Neutra. Un breve tratto in discesa mi porta all’ingresso della galleria, dove si trova un pannello illustrativo. Da questo punto è necessaria la torcia e anche uno strato da indossare all’interno della galleria. All’inizio trovo alcune ramificazioni che visito e, dopo un primo tratto piano, inizia la verticalità della galleria e lo sviluppo elicoidale mi lascia senza parole. Esploro la galleria fino all’uscita in circa 30 minuti. Sono alla base di Cima Neutra.

CIMA NEUTRA

Come raccomandato precedentemente, la breve salita è delicata e la sconsiglio se non si è esperti. Io proseguo verso la cima che si trova a 1078 metri, dalla quale si osserva un panorama incredibile. Peccato perché oggi il cielo è molto nuvoloso. Dietro di me si trova il Monte Cimone, a 1226 metri, che si può raggiungere una volta usciti dalla galleria e arrivati alla selletta nel bosco. La salita a Cima Neutra non è indicata. Ritorno sui miei passi e scendo dalla stessa via di salita, arrivando alla selletta.

VERSO IL MONTE CAVIOJO

Vista su Cima Caviojo da Cima Neutra
Vista su Cima Caviojo da Cima Neutra

Dalla selletta proseguo sul sentiero 544 che passa esternamente alla galleria, riportandomi alle indicazioni iniziali per la galleria Neutra. Da qui, ripercorro a ritroso il sentiero di salita fino al Baito Smaniotto, dove questa volta seguirò il sentiero 544 verso il Monte Caviojo (e comunque il mio giro di ritorno). Lungo questo tratto, il sentiero costeggia lunghe trincee di guerra. A un certo punto, arrivo nei pressi di una lunga scalinata attrezzata con un cordino laterale, che salgo. Sto aggirando la base della Cima del Monte Caviojo.

Croce di vetta del Monte Caviojo
Croce di vetta del Monte Caviojo

Arrivata alla base della cima, mi attende un breve tratto attrezzato: un primo tratto verticale con cordino e staffe su una paretina rocciosa, e poi un breve traverso esposto attrezzato con cavo che mi accompagna fino alla cima. Un cucuzzolo, come l’ho chiamato io, sul quale è posto il bivacco Vettori, all’interno del quale si trova una stufa a legna. La grande croce di vetta spicca sulla vallata, il cui panorama è davvero incredibile. La giornata purtroppo è nuvolosa, ma la vista spazia a 360° sulle cime circostanti. Alba e tramonto da qui devono essere spettacolari. Caratteristici sono i torrioni rocciosi che si trovano dietro il bivacco e verso Cima Neutra e il Monte Cimone. Dopo una breve sosta, ridiscendo dalla cima sul tratto attrezzato.

DISCESA DAL MONTE CAVIOJO

Alla base del Monte Caviojo, seguo sempre il sentiero 544 che, con numerosi tornanti, mi consente di scendere rapidamente. Successivamente, prenderò il sentiero 542 B che mi riporta alla Chiesa di San Rocco, punto di partenza.

Il mio giro ad anello
Il mio giro ad anello

Quando cammino su questi sentieri, il mio pensiero va a quei giovani che cercavano di sopravvivere nel cuore della montagna, dove scavarono alloggi, rifugi, punti di osservazione, postazioni, e depositi di armi, munizioni e viveri.

Ti raccomando di prendere visione di questa nota : Avvertenze sui contenuti presenti in passi Sospesi ed esonero ogni responsabilità.


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