Vado in montagna sin da piccolina e non ho mai usato i bastoncini da trekking. Se non il classico bastone in legno ( trovato lungo il sentiero) con il quale mi divertivo più a giocare che altro. Finchè un giorno di moltissimi anni dopo decisi che era arrivato il momento di usarli ed è stato uno dei migliori acquisti per il trekking ( approposito di attrezzatura, forse ti può interessare anche questo articolo qui).
Come sono composti i bastoncini da trekking?
Sono composti da bastone, puntale in ferro e rondella, impugnatura e lacciolo. Ma vediamoli brevemente nel dettaglio.
L’impugnatura e il lacciolo.
Credo sia una parte molto importante del bastoncino e deve adattarsi bene alla mano. Possono essere in gomma, sughero, spugna o plastica. Deve essere ergonomica, cioè calzare bene come un “guanto” nelle mani. Alcune impugnature sono allungate e quindi danno la possibilità di impugnare il bastoncino più in basso senza dover cambiarne l’altezza. A essere sincera io non uso quasi mai il lacciolo: si infila il polso e il suo compito è quello di dare una maggior spinta sul terreno in salita.
Puntale e rondella.
Il puntale, la parte inferiore del bastoncino da trekking, è in ferro e sopra ad esso può essere inserita una rondella ( chiaramente per entrambi i bastoncini) che serve ad impedire al puntale di sprofondare nel terreno e perdere quindi il sostegno del bastoncino. La rondella può essere piccola o grande, in questo ultimo caso si utilizza su terreni innevati.
Bastone.
E’ il “corpo” dei bastoncini da trekking che possono essere telescopici o a sezioni (innesto). I bastoncini telescopici sono formati da più pezzi, sono i più diffusi e sono facili da regolare. Quelli ad innesto sono costituiti da diverse sezioni ( tre solitamente) che si infilano ( cioè si innestano) una dentro l’altra. Si possono trovare in materiali come alluminio e carbonio con prezzi diversi. In linea di massima sono entrambi leggeri e resistenti ma hanno caratteristiche diverse. Il più leggero è quello in carbonio ed è più costoso. Quello in alluminio è meno leggero e quindi più “robusto”.
La misura del bastoncino da trekking sarà giusta per te quando formerai un angolo di 90° fra bicipite e avanbraccio.
NOTA. Non sempre l’utilizzo dei bastoncini da trekking è necessario e utile. Ci sono ad esempio percorsi su i quali non si trova beneficio ad usarli, pensa ad un sentiero su pietraia dove il puntale può scivolare o incastrarsi facendoti perdere l’equilibrio.
Vi indico il sito della LEKI che produce ottimi prodotti, così potete mettere a confronto diversi bastoncini con diverse caratteristiche e prezzi.
4 motivi per usare i bastoncini da trekking
- migliora l’equilibrio ( in pratica cammini con quattro gambe)
- aiuta su terreni sconnessi
- si scarica il peso dalle ginocchia e schiena. Quando hai uno zaino pesante sulle spalle pensa a quanto può pesare anche sull’articolazione delle ginocchia, soprattutto in discesa
- lavori anche con le braccia, che diventano parte attiva durante l’escursione
E voi usate i bastoncini da trekking? E quali benefici avete notato?
Grazi e alla prossima!
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